Vinitaly 2024 / 1
Vinitaly 2024 – 56° Edizione
Verona, 14-17 Aprile 2024
(di Dimitri Domenichella)
Anche per quest’anno Vinitaly giunge alla fine della sua 56° edizione, registrando oltre le 97.000 presenze nei quattro giorni dell’esposizione, con un leggero incremento delle presenze straniere rispetto all’anno passato (40 i paesi, per una quota pari a 30.070, il 31% sul totale, di cui 1200 top buyer, +20% sul 2023). Sul fronte della provenienza specifica, gli Stati Uniti si confermano in pole position con 3.700 operatori presenti in fiera (+8% sul 2023), seguono quindi la Germania, l’Uk, la Cina e il Canada (+6%); in aumento anche i buyer giapponesi (+15%).
Tanti gli espositori presenti, con oltre 4.000 aziende da più di 30 nazioni; oltre al vino, la 28ª edizione di Sol&Agrifood, rassegna dell’agroalimentare di qualità, e della 25ª di Enolitech, salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra.
Come ogni anno, anche in questa occasione la nostra visita a Vinitaly ha dovuto necessariamente essere selettiva, operando una scelta mirata sui campioni da degustare, ben consapevoli di poter raccontare solo in parte i vari prodotti, le impressioni e le filosofie che stanno dietro al lavoro degli espositori. Quindi abbiamo optato ancora per degustazioni scelte in fuzione della regione, del vitigno o della metologia produttiva, parlando con i produttori e cercando di degustare alcuni vini simbolo delle varie realtà.
Nella nostra scansione degustativa proponiamo di seguito le nostre impressioni su alcuni vini, suddivisi per regione, con il corredo delle immagini delle nostre giornate veronesi.
LOMBARDIA
Giovane azienda dell’Oltrepò Pavese, più precisamente situata nel Comune di Montecalvo Versiggia, comprendente 15 ettari compresi tra i comuni di Montecalvo e Santa Maria della Versa. La filosofia aziendale è improntata a pratiche agronomiche ed enologiche rispettose del territorio e del vitigno, con l’obiettivo di mettere nel bicchiere la massima espressione delle colline oltrepadane e di tutte le persone che ci lavorano.
Nome: Oltrepò Pavese Riesling 2022
Uve utilizzate: Riesling renano 100%
Affinamento: 8 mesi in vasche di cemento
Note di degustazione: giallo paglierino. Al naso profumi freschi e puliti, fruttati di limone, kiwi giallo, mela verde; vegetali di sedano, poi piretro e pietra focaia. In bocca particolarmente fresco, con una ottima trama sapida, con un finale minerale e vegetale.
Nome: Oltrepò Pavese Pinot Nero Rosato 2022
Uve utilizzate: Pinot nero 100%
Affinamento: 8 mesi in vasche di acciaio inox
Note di degustazione: di colore ramato tendente al salmone. Al naso intenso e morbido nei profumi, floreali di geranio; fruttati di lampone e mela rossa; poi rabarbaro, vegetale secco e delicato caffè. In bocca è moderatamente morbido, fresco, con una delicata sapidità; di buona persistenza.
Azienda dell’Oltrepò Pavese, situata nel Comune di Santa Giuletta, più precisamente nella frazione Castello, che può contare su 36 ettari vitati, situati ad altitudini che variano da 200 a 300 etri s.l.m. Nel 2020 l’azienda, coronando un percorso avviato nel 2017, si converte completamente all’agricoltura biologica. Particolare attenzione è data all’ubicazione dei vitigni, attraverso uno studio rigoroso per individuare Ie zone più adatte agli impianti: i vitigni a bacca rossa (Barbera, Croatina, Uva Rara, Moradella e Merlot) sono piantati nelle zone più soleggiate e di bassa quota; mentre a quote più elevate il vitigno principe dell’Oltrepò Pavese, il Pinot Nero, ha trovato il suo habitat ideale. I versanti orientali, dove maggiore è l’escursione termica fra il giorno e la notte, ospitano invece i vitigni a bacca bianca (Riesling Renano, Pinot Grigio e Chardonnay).
Nome: Oltrepò Pavese M.C. Pinot Nero Pas Dosè “Sniper” 2019
Uve utilizzate: Pinot nero 100%
Affinamento: 40 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 10/2023]
Note di degustazione: giallo paglierino. Al naso profumi intensi e freschi, fruttati di mela golden, pompelmo e mandorla; note di mollica di pane e fieno. In bocca è cremoso e moderatamente morbido, fresco e sapido, verticale, con una ottima persistenza, per un finale citrino, croccante e minerale.
Nome: Oltrepò Pavese M.C. Pinot Nero “Blanc de Noir” 2019
Uve utilizzate: Pinot nero 100%
Affinamento: 40 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 10/2023]
Note di degustazione: giallo paglierino. Al naso più morbido e rotondo, ma anche fresco nei profumi fruttati di mela gialla e bergamotto; note boulangerie e vegetali verdi. In bocca è fresco e sapido, anche al palato mostra una maggiore morbidezza che lo rende vellutato, con un finale citrino di buona persistenza.
Nome: Oltrepò Pavese M.C. Pinot Nero Rosé “Cruasé” 2020
Uve utilizzate: Pinot nero 100%
Affinamento: 30 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 10/2023]
Note di degustazione: di colore ramato lucente. Al naso intenso ed elegante nei profumi floreali di petali di rosa; fruttati di mela rossa e fragola; note di panificazione e di foglie di tè. In bocca è cremoso, morbido, fresco e con una discreta sapidità; intenso e persistente, in ottimo equilibrio fra le sue componenti, per un finale di rosa e arancia sanguinella.
Nome: Oltrepò Pavese M.C. Pinot Nero “Première Cuvée” 2018
Uve utilizzate: Pinot nero 80%, Chardonnay 20%
Affinamento: 45 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 02/2023]
Note di degustazione: giallo paglierino. Al naso intenso e pieno, con profumi maggiormente evoluti e morbidi, fruttati di limone e mela renetta; note vegetali verdi, minerali di pietra calcarea e di patisserie come il plumcake. In bocca è coerente con quanto percepito all’olfatto, è morbido e vellutato, fresco e moderatamente sapido; di ottimo corpo e di buona persistenza.
Franciacorta, ai piedi del Monte Orfano, nella zona di Coccaglio: l’azienda Faccoli, fin dal 1963, rappresenta una apprezzata realtà del territorio, nel rispetto dell’ambiente, dei vigneti e dei vitigni. Dagli anni ’70 il Metodo Classico è diventato il marchio dell’azienda, raggiungendi negli anni ’80 importanti risultati nella qualità e fra il pubblico, con prodotti rappresentativi del limite sud-occidentale della Franciacorta, ottenuti nei 6,5 ettari vitati.
Nome: Franciacorta Brut 2021
Uve utilizzate: Chardonnay 60%, Pinot nero 20%, Pinot bianco 20%
Affinamento: 24 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 2023]
Note di degustazione: giallo paglierino chiaro. Al naso profumi piuttosto intensi, fruttati di mela renetta, anche grattuggiata, e cedro candito; note di patisserie di plumcake e di burro. In bocca è morbido e cremoso, moderatamente fresco e moderatamente sapido, con una discreta persistenza gustativa.
Nome: Franciacorta Extra Brut 2021
Uve utilizzate: Chardonnay 60%, Pinot nero 20%, Pinot bianco 20%
Affinamento: 24 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 2023]
Note di degustazione: giallo paglierino. Al naso profumi delicati e gradevoli, leggermente più evoluti, fruttati di mela e citrini, poi limone candito e pasta fillo. In bocca è moderatamente morbido, fresco e sapido, verticale e di buona persistenza, dissetante.
Nome: Franciacorta Rosé Brut 2021
Uve utilizzate: Pinot nero 60%, Chardonnay 30%, Pinot bianco 10%
Affinamento: 24 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 2023]
Note di degustazione: oro rosa. Al naso profumi piacevoli e sfumati, floreali di rosa; fruttati di fragolina di bosco, ciliegia e mela rossa matura; note di confetto. In bocca è morbido, moderatamente fresco e rotondo, moderatamente sapido; persistente.
Nome: Franciacorta Dosaggio Zero 2018
Uve utilizzate: Chardonnay 60%, Pinot nero 20%, Pinot bianco 20%
Affinamento: 50 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 2023]
Note di degustazione: giallo oro chiaro. Al naso profumi intensi, morbidi e suadenti, fruttati di banana e nocciola tostata; note di caramello, toffee, burro nocciola e delicata vaniglia. In bocca è pieno, coerente con quanto percepito all’olfatto, moderatamente morbido, fresco e moderatamente sapido, evoluto e di ottima struttura, persistente, con ritorni di paglia e burro.
L’azienda Agricola Bonfadini nasce nel 1956 in Franciacorta, a Clusane d’Iseo, ma è nel 1993 che con la nuova generazione i vigneti assunsero un ruolo primario, inizialmente conferendo le uve alle grandi aziende franciacortine. Nel 2007 il cambio di progetto, quando la terza generazione inizia a vinificare in proprio le uve, giungendo alla prima annata del Franciacorta Bonfadini nel 2010. Oggi sono prodotte circa 120.000 bottiglie, ma l’obiettivo è quello delle 200.000, mantenendo inalterata la qualità.
Nome: Franciacorta Brut “Nobilium” 2022
Uve utilizzate: Chardonnay 90%, Pinot nero 10%,
Affinamento: 24 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 2024] – parte dello Chardonnay fermenta e affina in barriques di rovere francese a tostatura media per 7-8 mesi.
Note di degustazione: giallo paglierino chiaro. Al naso delicato nei profumi, fruttati di limone, uva spina, mela e pera; note di lievito e delicate di vaniglia. In bocca è cremoso e moderatamente morbido, fresco e sapido, con una discreta persistenza gustativa nella quale ritornano aromi di mela e citrini.
LAZIO
La tenuta Mottura si trova nel Lazio, incastonata tra la Tuscia a ovest e le pianure umbre del Tevere ad est. L’azienda nasce nel 1933, quando viene acquistata la tenuta dalla famiglia piemontese Mottura; negli anni ’60 la direzione passa a Sergio Mottura e viene piantato il primo vigneto moderno in località “Ombrico” con protagonista il vitigno Grechetto. Da questi primi passi, nei decenni successivi si è progressivamente ampliata, sia nelle strutture che nei vigneti, arrivando ai 37 ettari vitati odierni, inseriti nel contesto dei 120 ettari complessivi a oliveti, campi di cereali, prati e boschi. Dal 1996 la Tenuta fu è stata riconosciuta ufficialmente per le sue pratiche biologiche, fra le quali l’inerbimento spontaneo, l’assenza di fertilizzanti chimici, l’adozione di soluzioni naturali come il tannino di castagno e gli atomizzatori “a recupero”.
Un ringraziamento particolare nella nostra visita all’azienda a Vinitaly va senza dubbio a Giuseppe Mottura, proprietario e responsabile della cantina, per la squisita ospitalità e per la cordialità, la competenza e la passione ci ha illustrato i vini maggiormente rappresentativi della filosofia aziendale, con accenni alla loro storia e alle tecniche produttive, necessarie e fondamentali per ottenere vini di altissima qualità come quelli degustati.
Nome: Vino Spumante di Qualità Brut Nature “Sergio Mottura” 2014
Uve utilizzate: Chardonnay 100%
Affinamento: 96 mesi in bottiglia sui lieviti [Sboccatura 02/2024]
Note di degustazione: giallo paglierino dorato, perlage fine e persistente. Al naso profumi intensi e di buona complessità, fruttati di mela gialla, ananas e prugna; note di crosta di pane e di burro, seguite da sensazioni minerali di tufo. In bocca è cremoso e morbido, connuna discreta freschezza ed una buona trama sapida; pieno e di ottimo corpo, persistente, con un finale in cui ritornano aromi di frutta gialla matura e di lieve tabacco dolce.
Nome: Orvieto 2023
Uve utilizzate: Grechetto 50%, Procanico 50%
Affinamento: 6 mesi in serbatoi di acciaio
Note di degustazione: giallo paglierino chiaro e luminoso. Al naso profumi delicati e sfumati, fruttati di uva spina e pesca gialla; note di paglia, ma anche vegetali verdi e di eucalipto. In bocca è moderatamente morbido, fresco e saporito; con una discreta persistenza, per un finale vegetale e minerale, delicatamente amaricante.
Nome: Orvieto “Tragugnano” 2022
Uve utilizzate: Grechetto 50%, Procanico 50%
Affinamento: 6 mesi in serbatoi di acciaio
Note di degustazione: giallo paglierino. Al naso pulito e rotondo, con profumi floreali di margherite; fruttati di mela golden e ananas fresco; note di camomilla e di elicriso. In bocca è moderatamente morbido, fresco e sapido; persistente e con un finale di frutta a polpa gialla, vegetale e di erbe aromatiche.
Nome: Orvieto “Tragugnano” 2016
Uve utilizzate: Grechetto 50%, Procanico 50%
Affinamento: 6 mesi in serbatoi di acciaio
Note di degustazione: giallo paglierino di buona fittezza. Al naso intenso e con una maggiore complessità nei profumi fruttati di mela matura e ananas; note di idrocarburo come la benzina, la pietra focaia e la polvere pirica, sefuite da ricordi speziati di pepe bianco, resinosi e di aghi di pino. In bocca è moderatamente morbido, particolarmente fresco, sapido; di ottima struttura e persistenza.
Nome: Civitella d’Agliano Grechetto “Poggio della Costa” 2022
Uve utilizzate: Grechetto 100%
Affinamento: 9 mesi in serbatoi di acciaio, 8 mesi in bottiglia
Note di degustazione: giallo dorato chiaro. Al naso intenso, pieno e profondo nei profumi fruttati di mela e prugna gialla matura; note speziate dolci di vaniglia e vegetali secche di paglia. In bocca è moderatamente morbido, fresco e sapido, con una sottile trama tannica; di grande struttura e persistenza.
Nome: Civitella d’Agliano Grechetto “Poggio della Costa” 2019
Uve utilizzate: Grechetto 100%
Affinamento: 9 mesi in serbatoi di acciaio, 8 mesi in bottiglia
Note di degustazione: giallo dorato lucente. Al naso intenso ed evoluto, ma al tempo stesso fresco e potente nei profumi floreali di margherita leggermente appassita e di elicriso; fruttati di mela golden; note di polvere da sparo, di grafite e di sabbia bianca. In bocca è moderatamente morbido, fresco e sapido; ottimo il corpo, persistente, evoluto anche al palato, con un finale minerale.
Nome: Civitella d’Agliano Grechetto “La Torre a Civitella” 2021
Uve utilizzate: Grechetto 100%
Affinamento: 9 mesi in barriques di rovere, 8 mesi in serbatoi di acciaio, 12 mesi in bottiglia
Note di degustazione: giallo paglierino con riflessi dorati, brillante e vivo. Al naso delicato ed elegante, con profumi floreali di gelsomino; fruttati di banana e pesca bianca; note leggere di vaniglia e poi vegetali di erba sfalciata. In bocca è moderatamente morbido, fresco e sapido, con una sottile vena tannica; ricco e pieno al palato, con un finale sottilmente vanigliato.
Nome: Civitella d’Agliano Grechetto “La Torre a Civitella” 2022
Uve utilizzate: Grechetto 100%
Affinamento: 9 mesi in barriques di rovere, 8 mesi in serbatoi di acciaio, 12 mesi in bottiglia
Note di degustazione: giallo paglierino più chiaro, sempre cristallino e luminoso. Al naso sfumato e delicato nei profumi floreali di rosellina selvatica e sambuco; fruttati di frutta fresca e succosa, litchi, uva spina e pesca bianca; note vegetali di sedano e delicata vaniglia i sottofondo. In bocca è moderatamente morbido, fresco e sapido, con una lieve trama tannica, elegante.
AZIENDA AGRICOLA CASALE DELLA IORIA
Situata nella zona a sud di Roma, in Ciociaria, dove già ai tempi dell’Impero Romano si coltivavano vaste aree a vigneto a circa 400 metri s.l.m. Oggi il vitigno principe dell’azienda è il rosso Cesanese, ma lo affiancano vitigni bianchi come la Passerina, l’Olivella, tutti allevati e seguiti utilizzando tecniche a basso impatto ambientale, che permettono di vendemmiare a mano uve di altissima qualità poi trasformate in vini rappresentativi del territorio.
Nome: Passerina del Frusinate Biologico “Colle Bianco” 2023
Uve utilizzate: Passerina 100%
Affinamento: esclusivamente in acciaio
Note di degustazione: giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso fresco nei profumi ma allo stesso tempo morbidi e delicati, floreali di fiori di sambuco; pesca bianca e pera croccanti; note vegetali e balsamiche. In bocca è moderatamente morbido, fresco e moderatamente sapido; delicatamente amaricante al palato, per un finale di fiori di sambuco, asciutto e secco.
Nome: Anagni Bianco Biologico “Très” 2022
Uve utilizzate: Passerina 50%, Grechetto e Viognier 50%
Affinamento: esclusivamente in acciaio
Note di degustazione: giallo paglierino chiaro. Al naso delicato nei profumi fruttati di mela e limone essiccato; note vegetali di salvia, origano e timo limonato. In bocca è caldo e morbido, fresco e moderatamente sapido; di buona struttura, pieno e con una discreta persistenza gustativa.
Nome: Lazio Cesanese Spumante Rosé Biologico Brut 2022
Uve utilizzate: Cesanese d’Affile 100%
Affinamento: 12 mesi in autoclavi in acciaio
Note di degustazione: delicato oro rosa. Al naso sfumato, con profumi freschi e aciduli, fruttati di mirtillo, lampone e ribes rosso; note di cannella e peope rosa. In bocca è cremoso e moderatamente morbido, fresco e moderatamente sapido; di media persistenza, gradevole e beverino, con ritorni di frutti di bosco.
Azienda della zona di Terracina, in Provincia di Latina, che ha i propri vigneti dislocati in tre aree: 20 ettari nella zona di Aprilia, impiantati a Merlot, Syrah, Cabernet, Sauvignon, Malvasia Puntinata e Chardonnay; che insieme ai 35 ettari di Borgo Vodice, nei quali si coltivano Sirah, Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Montepulciano, Cesanese, Malvasia Puntinata, formano il nucleo centrale dell’azienda; infine 15 ettari a Terracina, con Moscato di Terracina, Cesanese di Terracina, Aleatico e Abbuoto o Cecubo.
Nome: Circeo Bianco Vermentino “253” 2023
Uve utilizzate: Vermentino 100%
Affinamento: esclusivamente in acciaio
Note di degustazione: giallo paglierino. Al naso profumi puliti e floreali di ginestra e sambuco; fruttati di frutta tropicale come il mango, poi pesca gialla; note di radice di liquirizia, quindi iodate e salmastre. In bocca è morbido, fresco e sapido; gradevole e pulito anche al palato, per un finale di fiori di sambuco e minerali.
Nome: Moscato di Terracina Secco “Oppidum” 2023
Uve utilizzate: Moscato di Terracina 100%
Affinamento: esclusivamente in acciaio
Note di degustazione: giallo paglierino. Al naso aromatico e intenso nei profumi, floreali di rosa bianca, gelsomino e violetta; fruttati di ananas e mango; note vegetali di salvia. In bocca è caldo, moderatamente morbido, fresco e sapido; coerente con le sensazioni percepite all’olfatto, persistente, delicatamente amaricante, con ricordi tropicali.
Nome: Circeo Bianco “Dune” 2022
Uve utilizzate: Trebbiano 60%, Malvasia 40%
Affinamento: 3 mesi in vasche di acciaio, 6 mesi in barriques di rovere di primo passaggio, 3 mesi in bottiglia
Note di degustazione: giallo paglierino con luminosi riflessi dorati. Al naso intenso e intrigante, con profumi floreali di iris, rosa bianca ed elicriso; fruttati di fragola leggermente acerba, pesca bianca e mango; note delicate di radice di liquirizia, vaniglia e miele di elicriso. In bocca è caldo, morbido, fresco e sapido; di ottima struttura, intenso e persistente, evoluto negli aromi di bocca, con ritorni di vaniglia, burro e torroncino.
MARCHE
Il nome della cantina deriva da un’antica fonte d’acqua che sgorgava dove oggi ci sono filari delle vigne; e i tenimenti aziendali si trovano fra Civitanova Alta e Serrapetrona, nello spazio compreso tra il Mare Adriatico e i Monti Azzurri. Nell’areale di questi ultimi, i vitigni protagonisti sono la Vernaccia Nera, il Pinot Nero e il Sangiovese, mentre in quella di Serrapetrona, la fa da padrona la Vernaccia, elaborata nelle sue varie declinazioni enologiche.
Nome: Marche Bianco Biologico “Incrocio Bruni 54” 2023
Uve utilizzate: Incrocio Bruni 54 100% [Sauvignon blanc x Verdicchio]
Affinamento: esclusivamente acciaio
Note di degustazione: giallo paglierino chiaro. Al naso fresco e leggermente pungente, con profumi floreali di biancospino; fruttati di pesca bianca, uva spina e pompelmo; note delicate di lievito. In bocca è moderatamente caldo e moderatamente morbido, fresco e moderatamente sapido; gradevole e beverino.
Nome: Colli Maceratesi Ribona “Altabella” 2022
Uve utilizzate: Maceratino (Ribona) 100%
Affinamento: esclusivamente acciaio, 12 mesi in bottiglia
Note di degustazione: giallo paglierino luminoso. Al naso moderatamente intenso, fine e delicato, con profumi floreali di margherite; fruttati di mela renetta, susina gialla e pompelmo; note vegetali di citronella e timo limonato, poi leggera polvere pirica. In bocca è moderatamente morbido, fresco e sapido; di buon corpo, con ritorni minerali e salini.
TOSCANA
Colle Massari si trova nel cuore della Toscana e comprende tre tenute: dal 1998 il Castello di Colle Massari (nell’area di Montecucco, più precisamente a Cinigiano ai piedi del Monte Amiata), dal 2002 il Podere Grattamacco e dal 2011 la Fattoria Poggio di Sotto; a queste si aggiunge la Tenuta San Giorgio, fondata nel 1982, che si trova a Castelnuovo dell’Abate nel territorio del comune di Montalcino.
Nome: Maremma Toscana Vermentino “Melacce” 2023
Uve utilizzate: Vermentino 100%
Affinamento: esclusivamente in acciaio
Note di degustazione: giallo verdolino. Al naso emergono profumi freschi e fragranti, ma anche morbidi e delicati, fruttati di pera e susina; note vegetali di salvia e minerali. In bocca è morbido, moderatamente fresco e moderatamente sapido; la persistenta non è particolarmente lunga, ricordi finali minerali.
Nome: Montecucco Vermentino “Irisse” 2022
Uve utilizzate: Vermentino 85%, Grechetto 15%
Affinamento: 6 mesi in botti di rovere da 40 hl.
Note di degustazione: giallo paglierino. Al naso Moderatamente intenso, fine nei profumi fruttati di pera e banana; note di vaniglia, resina, pino e sfumature vegetali finali. In bocca è abbastanza morbido, fresco e sapido; di buona struttura, discreta la persistenza, con ritorni di frutta gialla candita come cedro e ananas e vaniglia.