Oltre il Vino…la Birra: Bionda N.01
Birra Italiana Bionda N.01 – Coop
Descrizione: birra a bassa fermentazione, prodotta in Italia in stile Lager, utilizzando malto d’orzo italiano, in Friuli da Birra Castello di San Giorgio di Nogaro in provincia di Udine. Si presenta nel bicchiere con un colore giallo paglierino luminoso ed una schiuma bianca, abbastanza compatta e di media persistenza. Al naso si percepiscono profumi abbastanza intensi, freschi e croccanti, floreali di primula; fruttati di pompelmo, mela cotogna e ananas; poi cereali, delicato malto d’orzo ed una sfumata nota vegetale. In bocca ha un corpo medio, è abbastanza cremosa e con una frizzantezza ben presente, fresca e amarognola senza eccessi; ritornano aromi di cereali, malto e mela grattuggiata, per un finale dissetante e abbastanza persistente.
Abbinamenti: piadina con prosciutto cotto e squacquerone.
Produttore: Birra Castello (per Coop Italia)
Formato: lattina da 50 cl.
Tipologia: Lager
Titolo alcolometrico: 4,7% vol.
Temperatura di servizio: 6-8 °C.
Bicchiere: calice a chiudere
Sito ufficiale: www.birracastello.it / www.e-coop.it
Prezzo indicativo Coop: 1,02 €
Perché è sparita dal mercato quella in lattine
Fino al 2022 circa, ero entusiasta di questa birra, era sempre presente in tavola , ma purtroppo scomparve dagli scaffali mi pare lo scorso anno (2023) e mi dispiacque davvero tanto perché aveva gradazione e gusto adatto a me. Qualche mese fa è riapparsa confezionata in modo diverso e l’ho ricomprata ma non era più la stessa! Ho letto che le prime N. 01 Bionda erano prodotte dalla Pedvena mentre l’attuale è prodotta da Peroni e, la gradazione è aumentata: 5.1 gradi a differenza dei… se non ricordo male, 4.7 della precedente. Trovo che il sapore sia totalmente diverso oltre ai gradi e sinceramente, essendo io un cliente assiduo e tesserato di Coop mi sento preso in giro, quindi dal momento che la versione nuova è stata messa in commercio non la compro più. La critica che faccio è solo un piccolo esempio di concetto consumistico e mi domando perché la Coop che promette ecologia e correttezza nei confronti dei propri clienti, considerandoci tra l’altro parte di sé stessa, non ha detto la verità di questa variazione di sapore e gradi della birra. Potevano dichiarare quali fossero i problemi e visto che dovevano fare una cosa diversa, avrebbero potuto cambiare nome mettendola sul mercato come nuovo prodotto e non facendoci credere che fosse sempre la stessa birra.